La capillaroscopia periungueale è un esame strumentale semplice, non invasivo e non doloroso, utilizzato per la diagnostica del fenomeno di Raynaud e la diagnosi precoce di alcune connettivopatie, in particolare della sclerosi sistemica.
Ci si avvale di una telecamera dotata di una lente capace di ingrandire alcuni lembi di cute in cui è facilmente visualizzabile il letto capillare. Solitamente si utilizza la plica ungueale posta tra l’unghia e la pelle delle dita della mano. La telecamera è collegata a un computer, che attraverso un software è capace di salvare ed elaborare le immagini ottenute.
Il videocapillaroscopio viene semplicemente appoggiato alla plica ungueale del paziente, seduto davanti al medico con la mano appoggiata sul tavolo, dopo l’applicazione di alcune gocce di olio che consentono di migliorare la capacità visiva dello strumento.
L’ immagine digitalizzata consente così di valutare numero, diametro, forma, struttura e disposizione architettonica dei capillari, le loro caratteristiche di flusso ematico, la presenza di plesso venoso e la trasparenza della cute. Eventuali alterazioni di questi parametri codificano dei pattern caratteristici che aiutano i reumatologi nella diagnosi.
Lo specialista dà indicazione di eseguire l’esame capillaroscopico nelle persone affette dal fenomeno di Raynaud, caratterizzato dal cambiamento di colore delle dita in conseguenza dell’esposizione al freddo, a causa di uno sbalzo di temperatura o forti emozioni. La valutazione dei parametri descritti consente di distinguere la forma primitiva del fenomeno di Raynaud, condizione benigna, da forme secondarie che sono primi sintomi delle connettivopatie sistemiche.
Ne parliamo con Alberto Batticciotto SSD Reumatologia - ASST dei Sette Laghi | Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi di Varese.