La diagnosi precoce nei pazienti con miosite è necessaria ed è possibile. Bisogna porre molta attenzione ai sintomi muscolari, cutanei, articolari e polmonari. È importante valutare quanta forza ha il paziente e dove si è ridotta, se ci sono lesioni atipiche alla pelle, come si presentano i dolori articolari e se vi è una mancanza di fiato.
È importante conoscere i farmaci assunti dal paziente. Ad esempio, le statine possono dare mialgie, meno frequentemente una vera e propria miosite.
Alcuni esami, come quello degli enzimi muscolari, aiutano ad inquadrare il paziente. Bisogna considerare però che non necessariamente se alterati sono indicativi di miosite.
Le miositi non sempre coinvolgono il muscolo. Ci può essere un interessamento a carico della cute, del polmone, delle articolazioni. Dopo il sospetto diagnostico, il clinico deve proporre ulteriori passaggi per poter arrivare alla diagnosi definitiva e stabilire l’approccio terapeutico più corretto possibile.
Ne parliamo con Lorenzo Cavagna, Docente Unità Operativa Complessa Reumatologia Università e Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia | Responsabile Ambulatorio connettiviti.