La polimialgia reumatica si cura, prima di tutto, con una terapia cortisonica, a basso dosaggio. È importante informare il paziente che la terapia deve essere prolungata nel tempo, almeno per uno o due anni, nonostante avverta subito dei benefici, che potrebbero indurlo a sospenderla.
Una terapia di questo tipo richiede un attento monitoraggio dell’assetto glicemico e della problematica osteoporotica. In circa l’85% dei casi, il paziente nell’arco di uno o due anni può considerarsi guarito, solo in pochi casi è necessario proseguire con piccole dosi di cortisone nel tempo.
Grazie alla terapia cortisonica, il paziente ottiene una buona qualità di vita. È necessario informarlo, però, che l’assunzione di cortisone stimola l’appetito e bisogna per questo avere particolare cautela nel non prendere peso in eccesso, con il rischio di andare incontro a una serie di problematiche.
Ne parliamo con Roberto Gerli, Presidente Società Italiana di Reumatologia e Direttore Struttura Complessa di Reumatologia, Università di Perugia.