La terapia della sclerodermia, trattandosi di una malattia autoimmune, si basa sugli immunosopressori. Tra i più moderni si annoverano il Rituximab, il Micofenolato Mofetile, molto utilizzato nei trapianti, il Tocilizumab e le immunoglobuline da infondere ad alte dosi per via endovenosa.
Come trattamenti vaso-attivi, invece, si utilizzano farmaci che inducono a un miglior comportamento le cellule endoteliali. Ci sono poi i trattamenti anti fibrotici che impediscono l'apposizione di collagene che provoca la fibrosi della cute. Ed infine le terapie fisiche che danno grande giovamento ai pazienti.
Ne parliamo con Guido Valesini, Professore ordinario fuori ruolo in Reumatologia Università La Sapienza.