Non esistono parametri specifici che consentano di identificare la polimialgia reumatica. La diagnosi è clinica e può essere facilmente intuita se il paziente ha un dolore che interessa il cingolo scapolare o pelvico, con caratteristiche infiammatorie. Si tratta, cioè, di un dolore costante, più intenso di notte e molto forte al risveglio, con una condizione di rigidità. L’interessamento può essere anche a livello delle mani.
È importante chiedere al paziente se, a quelli già elencati, si associno altri disturbi come: mal di testa o dolore a livello della masticazione. Alla polimialgia reumatica, infatti, in un terzo dei casi si associa l’Arterite di Horton, una patologia che può presentare una certa gravità, poiché il processo infiammatorio può occludere i vasi dell’occhio e determinare cecità. Il riconoscimento precoce di tale patologia è fondamentale, quindi, affinché si intervenga tempestivamente con una terapia idonea.
Ne parliamo con Roberto Gerli, Presidente Società Italiana di Reumatologia e Direttore Struttura Complessa di Reumatologia, Università di Perugia.