Diagnosticare le vasculiti risulta complesso a causa della rarità della patologia.
Da uno studio condotto è emerso che l’incidenza è pari a 5,8 casi per 100mila persone. Altro motivo di difficoltà diagnostica risiede nell’ aspecificità dei sintomi. Le diagnosi sono, nella maggior parte dei casi, di esclusione e quindi casuali.
Si avvalgono di alcuni elementi di laboratorio, degli indici di infiammazione e di indagini radiografiche. Il gold standard rimane la biopsia con istologico, ma non è sempre eseguibile.
In presenza di sintomi suggestivi di vasculite, è possibile identificare la patologia anche in fase precoce, con notevoli benefici per il paziente.
Ne parliamo con Gianluigi Bajocchi, Unità operativa complessa di Reumatologia, Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.