Le malattie reumatologiche sono molto eterogenee, colpiscono preferibilmente l’apparato locomotore ma possono interessare anche organi interni. Non sono malattie esclusive dell’età avanzata, anzi nella maggior parte dei casi colpiscono persone in età lavorativa e possono interessare anche i bambini.
Si possono dividere in almeno cinque categorie:
- Malattie degenerative articolari (come l’artrosi)
- Malattie infiammatorie articolari (artriti )
- Malattie e sindromi dolorose extra-articolari ( come la fibromialgia)
- Malattie autoimmuni sistemiche (anche definite connettiviti o vasculiti)
- Malattie dismetaboliche (come la gotta), legate a errori del ricambio di alcune sostanze endogene
L’infiammazione risulta come la conseguenza di un’anomala risposta del sistema immunitario, come nel caso di molte malattie reumatiche “autoimmuni”.
Quelle reumatologiche sono, di solito, patologie subdole e silenziose, hanno decorso cronico e danneggiano a poco a poco irreversibilmente le articolazioni, lo scheletro e i tessuti che compongono l’apparato locomotore.
Si manifestano poi sintomi quali il dolore a cui seguono le prime difficoltà di movimento e, se non curate, possono portare gradualmente ad una condizione di disabilità. I disturbi più gravi, inoltre, se non controllati e curati adeguatamente, determinano con sempre maggiore frequenza i ricoveri ospedalieri, perdita della capacità lavorativa e perfino riduzione della aspettativa di vita.
L’artrite reumatoide si associa agli ACPA: gli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato.
Per il 2021 l’ANMAR ha deciso di portare avanti i lavori dell’Osservatorio Capire.
La sclerosi sistemica o sclerodermia è una malattia autoimmune sistemica che può interessare vari organi e apparati.
Le connettiviti sono un gruppo di malattie reumatologiche eterogenee.
L’acido urico è strettamente legato all’insorgenza della gotta, ma solo il 15% dello stesso deriva dall’alimentazione.
L’artrosi è la più comune manifestazione muscolo-scheletrica a carattere degenerativo.
Gils (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia) sostiene l’importanza dei PDTA, i piani diagnostici terapeutici assistenziali.
La qualità di vita dei pazienti affetti da spondiloartriti è inficiata dal ritardo diagnostico, che ancora oggi è un problema cruciale.
La terapia della sclerodermia, trattandosi di una malattia autoimmune, si basa sugli immunosopressori.